NAGE NO KATA
Il Nage-no-kata (投の形, "forma delle proiezioni") è uno degli 8 kata di judo riconosciuti ufficialmente dal Kodokan.
Insieme al Katame No Kata forma il Randori No Kata.
Jigoro Kano iniziò a insegnare tale kata nel 1887.
Il kata è composto da 15 proiezioni raggruppate in cinque serie ognuna delle quali rappresenta una classe di tecniche del Nage waza.
Insieme al Katame No Kata forma il Randori No Kata.
Jigoro Kano iniziò a insegnare tale kata nel 1887.
Il kata è composto da 15 proiezioni raggruppate in cinque serie ognuna delle quali rappresenta una classe di tecniche del Nage waza.
Nage No Kata
Si svolge su un''area di combattimento quadrata di 6x6 metri. Tutte le proiezioni sono eseguite prima a destra e poi a sinistra (eccetto uki-goshi, la cui esecuzione è inversa).
I judoka si posizionano ad una distanza di 4 metri frontali uno all'altro. Gli esecutori del kata, (tori che esegue ed uke che subisce) devono camminare in modo naturale, senza sollevare troppo i piedi da terra (suri-ashi).
Durante gli spostamenti gli esecutori devono assumere una postura naturale (shizen-tai). Tori ed Uke non rivolgono mai le spalle al pubblico e non possono camminano all'indietro.
Regola fondamentale durante l'esecuzione del Nage-no-kata (e di tutti i kata in generale) è la “sincerità del movimento”. Solitamente il pubblico inesperto tende a credere che il kata sia una finzione. In realtà Tori deve realmente squilibrare l'avversario e Uke deve opporre una piccola resistenza senza accentuare in maniera eccessiva la proiezione. Durante la fase di attacco, Tori, deve sempre rispettare cinque tempi. I primi tre sono gli spostamenti che porteranno alla proiezione, mentre il quarto tempo è quello della caduta. L'ultimo è quello in cui Uke e Tori si dispongono in posizione per iniziare la tecnica successiva o si riposizionano rispettivamente in U e T a seguito della fine di una delle serie.
Nonostante questo non vi è soluzione di continuità fra un tempo e l'altro.
Per separare le tecniche, i due judoisti devono eseguire un secondo di pausa dopo la proiezione e il seguente riposizionamento in shizentai (posizione naturale). Fra una serie e l'altra Tori ed Uke si volgono le spalle e rassettano il loro Jūdōgi prima di dare inizio alla serie seguente o prima del saluto finale.
I judoka si posizionano ad una distanza di 4 metri frontali uno all'altro. Gli esecutori del kata, (tori che esegue ed uke che subisce) devono camminare in modo naturale, senza sollevare troppo i piedi da terra (suri-ashi).
Durante gli spostamenti gli esecutori devono assumere una postura naturale (shizen-tai). Tori ed Uke non rivolgono mai le spalle al pubblico e non possono camminano all'indietro.
Regola fondamentale durante l'esecuzione del Nage-no-kata (e di tutti i kata in generale) è la “sincerità del movimento”. Solitamente il pubblico inesperto tende a credere che il kata sia una finzione. In realtà Tori deve realmente squilibrare l'avversario e Uke deve opporre una piccola resistenza senza accentuare in maniera eccessiva la proiezione. Durante la fase di attacco, Tori, deve sempre rispettare cinque tempi. I primi tre sono gli spostamenti che porteranno alla proiezione, mentre il quarto tempo è quello della caduta. L'ultimo è quello in cui Uke e Tori si dispongono in posizione per iniziare la tecnica successiva o si riposizionano rispettivamente in U e T a seguito della fine di una delle serie.
Nonostante questo non vi è soluzione di continuità fra un tempo e l'altro.
Per separare le tecniche, i due judoisti devono eseguire un secondo di pausa dopo la proiezione e il seguente riposizionamento in shizentai (posizione naturale). Fra una serie e l'altra Tori ed Uke si volgono le spalle e rassettano il loro Jūdōgi prima di dare inizio alla serie seguente o prima del saluto finale.
Il saluto
Il kata è preceduto dal saluto al tatami di entrambi, dal saluto alla commissione o lato d'onore (joseki) e dal saluto tra Tori ed Uke.
A kata ultimato il saluto si ripete in maniera inversa.
In questo kata il saluto a joseki ed al tatami è in piedi, mentre quello tra i praticanti è a terra.
A kata ultimato il saluto si ripete in maniera inversa.
In questo kata il saluto a joseki ed al tatami è in piedi, mentre quello tra i praticanti è a terra.
Le serie
Te-Waza (tecniche di braccia)
Koshi-Waza (tecniche di anca)
Ashi-Waza (tecniche di gamba)
Ma-Sutemi-Waza (tecniche di sacrificio sul dorso)
Yoko-Sutemi-Waza (tecniche di sacrificio sul fianco)